sabato 6 novembre 2010

Drink me





“Coroniamo di mirto la chioma: quante lettere abbiamo nel nome, votiamo tanti calici alla bellezza d'Egloge!”
Da NERONE, Targioni Tozzetti


Siamo come vini da bersi al momento giusto. Ma dobbiamo trovare un bicchiere che ci contenga, ci accolga. E un abbinamento che  ci esalti.

Facciamo un gioco.  A chaque vin son verre, ad ogni donna il suo vino, ad ogni vino il suo piatto.


Lady Bonsoir:  Vernaccia di San Gimignano. Simbolo della fierezza territoriale, è citata negli archivi della turrita cittadina valdelsana  già dal 1276. In cuor suo parla  vernacolo, anche  se la dizione è impeccabile, pronta per essere esportata inognidove. Corpo slanciato, pelle liscia e candida, vivacità beverina, qualcuno ha tentato di appesantirla imprigionandola in doghe di legno. Ma a noi piace così, ferma, genuina, casual ma non troppo.

Lady Demi-Sec:  brilla&bolle. Ça va sans dire, è una cuvée di Chardonnay e Pinot Noir, da uve elaborate con metodo Classico. Sebbene la spremitura sia stata tutt’altro che  soffice e progressiva, la parte migliore del succo si è conservata. E la seconda fermentazione in bottiglia l’ha magnificata.  La veste leggiadra nasconde un gusto persistente e raffinato.

Madame La Cousiniere: uva a buccia chiara, ha l’amabilità dei vini da dessert. E’ una Malvasia Bianca del Chianti, capace di regalare, col suo mosto fiore abbracciato a quello del Trebbiano, un Vin Santo di forte longevità e dolcezza aranciata. E’ il vino del benvenuto, quando, nel suo nido, accoglie orde di magnamagna accorsi a gustare i suoi manicaretti.   

Madame Bon Appetit: chiara, fresca e dolce.  Però l’acqua non fa per lei.  Nei rovi aggrovigliati trovi. La  mora. La violetta. I frutti di bosco. Il mirtillo. Profuma di vino. Ha il rosso rubino del Lambrusco, spumeggiante di porpora.   E’ morbida, ma il salino in zucca non le difetta: la sua semplicità fragrante, mai stucchevole, avvolge tutti col suo frizzo di compagnia.

Madame Gourmadise: indomita strappaturaccioli, richiama la beva. Un Merlot, scuro scuro, morbido morbido. Viso color latte e vino, seduce subito col suo aroma succulento di prugna. La sua acidità è minima, il tannino non punge. Si lascia bere, piena e franca, ilare e schietta.  Le spezie dolci si amalgamano, a puntino, al balsamico. E’ Bolgheri.

PerDiletto: una nonna fiascaia e un bisnonno che amava cantare a sciacquagola (sic!)  "Libiam nei lieti calici"...sarà per caso un Sangiovese? Di certo, dal vino traviata.



  
Abbinamenti: mission impossible?!



4 commenti:

  1. PerDiletto....volevo personalmente ringraziarti per questo artiucoli e per la descrizione che hai fatto di me!!! manca solo la mia foto...

    Grazie
    Madame Gourmandise o l' indomita strappaturaccioli... :-)

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  2. Cherie, è stato un piacere. Viso color latte e vino, sei questa perDiletto.

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  3. Una descrizione superba! Mi sento una vera docg ;-)

    Lady Bonsoir

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