sabato 20 novembre 2010

Wine on the road. Per forza, e/o per amore...



...o di come rivoluzionare la tabella di marcia della vacanza  tanto attesa - e programmata sin nei minimi dettagli - e trascinare, letteralmente, i vostri compagni verso mete impreviste. Divinobagnate. Per forza, e/o per amore.


Non siamo nuove a queste imprese, dobbiamo ammetterlo.  Però potremmo anche visitarla Mendoza, è così buono il Malbec argentino e poi le Pampas… giusto quei mille chilometri in più che non scomodano a nessuno (nb: Mendoza è a quattordici ore di auto da Buenos Aires, praticamente...in Cile!).  O come quella volta che, nel  bel mezzo di un riposante e romantico finesettimana a Ile de Ré, in Poitou-Charentes,  hai preteso – sic, pena una crisi d’isteria senza fine e senza rimedio – che ci si spostasse immediatamente a Cognac per una visitina -  toccata e fuga, hai avuto pure il coraggio di miagolare - al Castello di Otard. Insomma, quando le donne s’impuntano, non ce n’è per nessuno.
Il malcapitato di turno, prima, ti guarda con un sorriso prudente, sperando (tu) lo stia facendo un po' per celia. E  (lui) un po'  per non morir. Minacci: Un bel dì vedremo...Dunque, capisce definitivamente che d’ironia non c’è  traccia. Col terrore dipinto in faccia, avverte la sensazione netta ed inconfondibile che, in caso di diniego, la vacanza sarà compromessa. Irrimediabilmente. Macché piccina e mogliettina, olezzo di verbena! Qui spirano venti di guerra. Madama Butterfly, senza dar risposta, se ne starà nascosta.  Almeno fino alla prima cantina sulla strada. Musi lunghi e silenzi di gelo s’affacciano all’orizzonte. Bene, visto che abbiamo raggiunto serenamente e all'unanimità  questa pacifica conclusione, allora partiamo. A steel guitar and a glass of wine...trallallà trallallà...e sul tuo volto, all’improvviso, spunta il sole. Su quello del nostro  compagno - ormai, solo di viaggio -, un grande punto interrogativo. E una punta di mesta rassegnazione.


Agosto 2010. Baia di San Francisco, Pier 39: indolenti leoni marini sono stesi al solicchio e The Rock  si staglia nel blu del Pacifico.  Nella brezza marina che ci accarezza le guance al tramonto, ci godiamo un paffuto granchio Dungeness in uno di quei deliziosi ristorantini del porto tirati su dai pescatori genovesi che da inizio secolo si sono trasferiti qua.  Tutto fila liscio. Guardi incantata il tuo ignaro  compagno, tanto adorabile nonostante quel ridicolo bavaglione che gli hanno imposto per gustarsi in piena libertà il crostaceo dolcissimo che vi state divorando senza ritegno. Se non è amore questo…. Vino? La cristallina richiesta del patron del ristorante, omino risoluto e dalla gentilezza squisita, ti riporta bruscamente alla realtà e fa lampeggiare di lucida follia gli occhi, i tuoi. America + vino… Napa Valley! Parte il trip. Lui però è titubante. Azzardi, scommettendo sul suo intuito: Dai, che è di strada…(intanto, per scrupolo, è già pronto il piano B: il pippone  stracciapazienza anche ai Santi è in agguato). Di lì a due ore, scarse, siamo sulle rotte di Calistoga, Napa Valley Nord. Decisione presa serenamente e all'unanimità, va da sé.

PS: E' anche per questo che lo amo, per la sua perspicacia. Ha capito subito che non avrebbe avuto scampo. 
Cin cin!


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