giovedì 21 ottobre 2010

Il paesaggio delle dolci colline

Siamo sempre in viaggio.
Un cammino, senza interruzione e senza sosta.
Un viaggio che grazie al cielo ha la capacità di riscriversi con il mutare delle stagioni e con gli anni che passano.
Protagoniste sono sempre loro: le dolci colline del paesaggio toscano che mi appartengono per nascita e che spesso mi entrano nel cuore.  
Come una brava artigiana, precisa e attenta, cerco ogni volta di stabilire un dialogo con questi spazi e con la natura che rappresentano. Una natura tra il vivere e il sopravvivere.
Ogni volta mi spingo oltre, a recuperare i luoghi manchevoli di giudizi o strabordanti di nozioni di chi realmente li ha vissuti. L’importante è usare semplici parole, per raccontare di una natura a volta amica talvolta nemica.
Non è facile condividere queste colline che parlano di eventi piacevoli, divertenti oppure tragici. Il fatto è che alla fine diventi partecipe di una grande ricchezza che si chiama cultura.
E nonostante i cambiamenti queste dolci colline riescono a conservare la magia delle origini, è per questo che cammino.
Cammino per raccontare, perché raccontare è rivivere, riscoprire angoli incontaminati e rivedere finalmente quelle dolci colline.
Solo occhi inesperti, di chi guarda e non osserva, possono trascurare la bellezza di simili espressioni che ci circondano.
E’ un gioco: nemico a tratti, amico quando diventa esperienza, un intreccio straordinario di destini, di fatalità, di curiose coincidenze che ti fanno conoscere persone che ti cambiano la vita.
  

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