giovedì 30 dicembre 2010

Sos Natale: W la frutta secca…

Essere soprevvissuta al Natale è l'ennesima prova di forza. Alla fine, a dispetto di quell'aria un pò fragilina, sei una roccia.
 
Ti sei rimpinzata di qualsiasi cosa ed in particolare di una vasta gamma di frutta secca, in quantità industriale:  dalle noccioline alle mandorle passando per grappoli di datteri Algerini e fichi secchi in versione sandwich.


Sgranocchiare aiuta ad attenuare l’ansia...e se salvi le unghie è meglio.

Frantumare gusci produce quel poco di rumore provvidenziale per estraniarsi da qualche chiacchiera insostenibile: scusa sai...purtroppo non sentivo…schiacciavo le noci.


Quei frammenti che schizzano via sono un alibi perfetto per chinarsi sotto al tavolo e rimanerci qualche minuto sia per riprendere fiato che per massaggiarsi i piedi doloranti causa stivali troppo sbagliati, non erano quelli previsti…ma è una lunga storia ed è andata così.

Quel monte di macerie di fronte a te è una sorta di fortino: così sei al sicuro (più o meno).


Esito del Natale:
sfogo di brufoli sul mento garantito a brevissimo...pazienza, anche le migliori di noi non ne sono immuni.





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